In una valle verdeggiante è situata la città di Apice, un centro che gode di clima mite e famoso per colture di eccellenza, come la vite e l’ulivo.

La sua favorevole posizione ha fatto si che fosse un luogo frequentato sin dall’antichità, come testimoniato dalla presenza del Ponte Appiano o Ponte Rotto, che segnala il passaggio di un tratto della Via Appia.

In epoca antica vi erano ben sette castelli a difendere la cittadella normanna, insieme alla fortezza principale, il Castello dell’Ettore, che domina un centro abbandonato dal 1962, in seguito a un forte terremoto. Da allora, la popolazione ha lasciato il centro antico per spostarsi più a valle, nella Nuova Apice.

È noto che, nel XVI secolo, Apice rifornì il Regno di Napoli col proprio grano, alleviando la popolazione dall’afflizione della carestia. In ricordo di quest’episodio, lo stemma di Apice recava l’immagine di tre spighe di grano, oggi sostituite da tre fiammelle.

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