Situato nella stretta gola tra Monte Tairano e Monte Castello, Arpaia gode di una posizione strategica, quasi di passaggio obbligato di merci e uomini che si muovono tra la piana campana e i comuni più interni, fino alla Puglia.
Secondo alcuni storici, fu il luogo descritto da Tito Livio quando raccontò nelle sue opere delle “Forche caudine”, l’umiliante sconfitta subita dai Romani nel corso della seconda Guerra sannitica.
La città fu conquistata, successivamente, dagli Aragonesi e divenne feudo, ereditato da diverse famiglie fino all’eversione della feudalità.
Cosa vedere
- Arpaia medievale: sotto il dominio longobardo, nel VI secolo, “doveva apparire come una cinta fortificata dallo sviluppo planimetrico trapezoidale, con torrioni d’angolo, porte urbiche e torri difensive, probabilmente separata dall’esterno e protetta dalle incursioni da un fossato”.
- Abazia di San Fortunato, risalente al IX secolo.
- Chiesa di San Michele Arcangelo